Enrico Lisei

25.06.2019

Salutiamo con piacere il ritorno sulle scene di Enrico Lisei, che ha da poco pubblicato un nuovo lavoro che segue di qualche anno i due album già nella sua discografia. Il disco, intitolato "Leggero" e pubblicato dalla casa discografica Latlantide, esprime tutto l'universo poetico e umano del cantautore genovese, universo ricco di suggestioni letterarie che si esprimono con un lavoro accurato sui testi. La ricerca espressiva manipola la materia grezza delle parole, dando forma a quadri musicali precisi in cui la vita viene raccontata in tutte le sue sfumature. Un autore a suo agio con il racconto, tredici brani da ascoltare e da gustare con calma. Emozioni tratteggiate con sapienza, percorrono strade battute della nostra quotidianità in cui riconosciamo situazione che sono proprie del nostro tempo.

Enrico Lisei ha una sua espressività vocale molto naturale, vicina a timbriche cantautoriali che ricordano Ron, Morandi e Lucio Dalla, e sa dare interpretazione precisa ad ogni brano. Ci racconta con ironia e disincanto la quotidianità, come negli ultimi due brani del disco "Amo i fumatori" (con una bella atmosfera notturna jazz) e "Dieta", in cui un tema delicato come l'obesità viene proposto con leggerezza e complicità.

In "La luna che danza" si intravede la spontanea capacità della vita di sorprenderci sempre, anche quando la pelle che ci ricopre diventa più spessa... "ho visto la luna volare dentro la mia solitudine io che credevo che niente muovesse il mio cielo per sempre".

"Orango disperato", tango con andamento suadente e voluttuoso, tratteggia una figura umana immediatamente riconoscibile, in cui meschinità e desiderio di onnipotenza si mescolano in una sorta di narcisismo bugiardo, di ciarliera menzogna... "lui salta balla salta incatenato dalla libertà".

Un bel respiro rigenerante con "Nozze d'alchimia", dove un bell'arpeggio acustico iniziale ci introduce in una storia d'amore dolce e soffusa... "Nel silenzio immobile si cercano le anime, antica unione mercuriale, senza gridare ti lasci bruciare". Ancora "La lanterna", in cui l'amore si esprime nel sostegno e nella luce di una lanterna che accompagna il viaggio di due persone tra le prove della vita... "Non ti giurerò fedeltà eterna però ti starò vicino come la lanterna". Bella!

Tematiche più sociali ma non meno intime in "Stanno già arrivando", country rock immediato con rimandi a Roberto Vecchioni d'annata. Inquietudini quotidiane di presunte invasioni, tratteggiano un quadro di disagio percepito... "e ci fanno pagare la serenità che la vita ci ha consegnato" con la consapevolezza che "la paura non ci servirà porta solo rabbia e diffidenza" e la certezza che "l'amore ci servirà".

Stessa tensione espressiva in "Un figlio", in cui lo stupore per un bambino che nasce fa da sfondo e da specchio ad una riflessione centrata sull'umanità dove... "un figlio è figlio del mondo, non è tuo per eredità, ma se lo ami fino in fondo allora tuo figlio sarà". Siamo ciò che decidiamo di essere!

Infine, il brano "Un'altra parte", (il primo del disco) bilancio emotivo di un nuovo incontro e di un nuovo inizio quando sembra che la vita ti abbia già dato tutto ciò che ti aspettavi... "sono arrivato a metà come l'uomo a fine corsa... ero arrivato a metà, il mare era il mare e il lavoro il lavoro". Nella vita c'è sempre un domani e porta con sé la possibilità di rinnovarsi e ricominciare.

Lavoro di spessore quindi, belle canzoni che hanno bisogno di attenzione e di ascolto, ma che arrivano subito alla nostra sfera emotiva. Album curato nella produzione e negli arrangiamenti, suonato da musicisti autorevoli che vantano importanti collaborazioni ed esperienze. Un bel ritorno quello di Enrico Lisei, che non ha mai smesso di scrivere nonostante la sua professione di psicoterapeuta, e se pensate che la musica aiuti a sentire meglio la vita, allora non perdetevi questo disco.

Buon ascolto!


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