Francesca Pugliese "Percorsi"
Francesca Pugliese è una compositrice, cantautrice, corista ed insegnante di musica nata a Roma, classe 94.
Ha conseguito il diploma Accademico di II livello in canto Pop al Saint Louis College of Music di Roma con votazione 110 e lode; gli anni della formazione sono stati per lei fondamentali: la condivisione del palco con alcuni artisti del panorama musicale nazionale (Beppe Vessicchio, Tullio de Piscopo, Fabrizio Bosso, Diodato, Roy Paci ed altri) ha sicuramente arricchito la costruzione del suo bagaglio come musicista.
È proprio negli ultimi anni della sua formazione che Francesca Pugliese inizia la realizzazione del suo progetto solista. La scrittura dei brani nasce dall'esigenza di esprimere le proprie emozioni, cercando altri modi di comunicare che si accostassero al semplice dialogo: trova nella scrittura il modo più adatto per farlo e nella musica il tramite per condividerlo. I suoi brani parlano di attimi di vita vissuta fino ad ora e
raccontano di lei.
Il 23 gennaio 2022 è uscito il suo primo singolo, Impronte, che anticipa la pubblicazione del suo primo ep "Percorsi".
Brani contenuti nell'EP "Percorsi"
"Impronte"
Racconta di vite che si incontrano, di passi che ciascuno di noi compie verso una particolare meta e che definiscono il nostro percorso di vita.
Parla del modo in cui affrontiamo il percorso, che sia correndo, annaspando, cadendo di tanto in tanto, oppure semplicemente "camminando a piedi nudi, leggero": non
esiste un modo giusto o sbagliato, l'unica cosa importante è non rimanere fermi.
La seconda strofa fa riferimento alle persone che non ci sono più, ma che continuano ad indicarci la strada, nonostante le loro impronte non siano più visibili.
"Camminare"La vita accade, nel bene e nel male. Ci sono degli eventi che ti lasciano senza fiato ed occorre del tempo per metabolizzare, capire quali siano i prossimi passi da fare e
cercare di prevederne le conseguenze. Ma per quanto ci si possa preparare, per certe cose non si è mai pronti e a volte non si può fare niente per evitarle.
"Pensare che non ho il controllo, pensare che tentiamo di sfuggire all'imminente crollo: ho paura che tu possa mollare quando io ho ancora tanto da imparare".
"Camminare" parla della paura di perdere qualcuno di veramente importante, della paura di rimanere da soli pensando di non essere in grado di affrontare la vita da adulti,
proprio come un bambino piccolo che impara a muovere i suoi primi passi.
"Colori e favole"
"Con te riuscirò a scansare quelle nuvole: senza luce non riesco più a vedere in me colori e favole. Per te abbandonerei le mie logiche, formule incomplete che
riecheggiano in me. Nel profondo sento te, cerco la tua immagine nel viaggio dentro me". Il brano parla di speranza, del desiderio di scoprire e scoprirsi nel particolare
viaggio che è la vita, fiduciosi che per ciascuno di noi esista, parafrasando alcuni versi tratti dal Sonetto 116 di William Shakespeare, "un faro sempre fisso che sovrasta la
tempesta e non vacilla mai".
Tramonto instabile
A volte ci si sente sopraffatti dal dolore e anche fare la cosa più semplice potrebbe sembrare impossibile. Sono i momenti in cui il senso di solitudine ed impotenza sono
talmente forti da togliere il fiato, tanto da indurre a credere di doversi arrendere a quella sensazione di vuoto, dalla quale sembra di non poter sfuggire.
"Tramonto instabile" parla di accoglienza, di accettazione di quel buio che a volte abita dentro di noi, senza opporre resistenza, consapevoli del fatto che anche il peggiore dei
temporali è passeggero e transitorio; vuole essere un'esortazione a "passare attraverso" il dolore e a trarne un insegnamento; un invito ad imparare ad amare l'altro, ma soprattutto se stessi, nonostante le difficoltà.