Intervista a marasci

20.04.2023

Oggi andiamo a conoscere un giovane cantautore molto interessante.


  • Buongiorno Federico, presentati ai nostri lettori.

Salve a tutti, mi chiamo Federico (in arte "marasci"), e sono un ragazzo che prova a fare il cantautore, non mi sento ancora tale. Sin da piccolo mi sono appassionato alla musica e ho cercato in ogni modo di soddisfare questa passione studiando canto, chitarra, pianoforte, ma il vero punto di arrivo per me è stato riuscire ad unire la passione per la musica al mondo che tenevo dentro di me e che non riuscivo ad esprimere. Da quel momento la passione è diventata anche terapeutica e liberatoria, e non penso di riuscire a privarmene.

  • Puoi spiegarci come è nato questo brano?

Per me ogni brano è figlio di una situazione precisa, non è mai un insieme di pensieri, e questo in particolare è un fotogramma di una scena che ho ben impressa. Una sera ero con una ragazza che frequentavo da qualche mese, ma qualcosa era diverso, c'era poca elettricità nell'aria, il continuo provocarsi si era tramutato in freddi e meccanici gesti, la paura di dire qualcosa di sbagliato aveva spodestato la malizia. E in quel momento non facevo altro che pensare a come eravamo prima di quella sera, ai giorni precedenti. Penserete che una serata storta può capitare, che parlando si può cercare di capire, ma il corpo è istinto, il fisico è specchio della mente, e non c'era vocabolo che potesse affabulare qualcosa di diverso.

  • Quali sono i tuoi ascolti musicali?

Sarà una risposta mutilata ma cercherò di essere breve. Mi sforzo di sentire di tutto, perché ogni artista e ogni genere può dare degli spunti interessanti, nessun genere escluso. Amo il rap e la trap perché il loro senso della metrica e del ritmo è incredibile, e in alcuni artisti c'è una tendenza liricista che ricorda molto il cantautorato, altro genere che sento quotidianamente, soprattutto della vecchia scuola. Indie e Pop sono all'ordine del giorno nei miei ascolti sia per melodie che per mood. Studiando pianoforte ascolto spesso Chopin e Einaudi, per la chitarra John Mayer. Ascolto molto la scena anglofona per il sound e per tenermi al passo con le tendenze che poi arriveranno in Italia. Potrei continuare per 3 pagine, ma credo di aver reso l'idea.

  • A quali artisti ti ispiri di più?

Come dice la parola, per me un grande artista è una persona che sperimenta e trova la sua "arte", ciò vuol dire che può anche prescindere dall'essere un virtuoso. Ed Sheeran è sicuramente il mio punto di riferimento, si muove su tutti i generi, adattando il sound ad ogni pezzo. In Italia mi ispiro molto a Madame, ThaSupreme e Mahmood, per me sono artisti completi che possono fare ciò che vogliono su ogni brano, l'incarnazione perfetta della mia idea di artista. Ovviamente non posso non citare De Andrè, il suo modo di scrivere è un punto fermo per me.

  • Quali difficoltà trova secondo te che un giovane artista che vuole emergere?

La difficoltà è nella concorrenza, i social e il mondo connesso di oggi danno spazio a tutti e velocizzano la gavetta, e questo porta a molta meritocrazia, quindi bisogna essere molto validi per imporsi, molto più di quanto bisognava esserlo in precedenza forse. Ma questa facilità nel farsi conoscere può essere anche uno svantaggio, si può arrivare alla fama magari senza essere effettivamente pronti, ultimamente si vedono molti artisti che come stelle comete appaiono nel cielo e dopo poco scompaiono, bisogna essere lucidi e lavorare sempre.

  • Come stai vivendo questo particolare momento non troppo felice per l'arte?

Credo che l'arte sia sempre arte, nasce per esprimere qualcosa che si ha dentro, a prescindere da visibilità, soldi, o importanza sociale, e non c'è un metro di giudizio, visto che l'arte è un pensiero personale. Detto questo, per quanto riguarda la musica, credo che il momento sia tutt'altro che infelice, vista la creatività e soprattutto la voglia di collaborare e sperimentare dei nuovi artisti italiani, cosa che non era di sicuro presente fino a qualche anno fa. Mi sembra che finalmente l'Italia sia uscita dalla sua bolla e si stia globalizzando, senza però dimenticarsi la sua storia di cantautori e poeti. Insomma, credo che l'Italia all'estero non sia più vista solo come "pizza, mafia e mandolino".

  • Progetti futuri?

Credo che continuerò a scrivere e a pubblicare periodicamente dei singoli, fino a quando non troverò un pensiero che faccia da filo conduttore per una piccola raccolta. Spero di riuscire a portare un po' in giro la mia musica. Non ho idea di cosa succederà comunque, lo vedremo con il tempo.

  • I tuoi contatti?

Potete seguirmi principalmente su Instagram, dove mi trovate come fedemarasci. Inoltre, cercando marasci, potete sentire le mie canzoni su tutte le piattaforme digitali: Spotify, Apple Music, Amazon Music ecc.

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