LA POESIA DEL ROCK D’AUTORE NEL NUOVO ALBUM DI RENATO FRANCHI

05.02.2021

Il titolo è "PENNE E CALAMAI", due parole che rappresentano un'immagine chiara e definita, ma allo stesso tempo ricca di rimandi e dai contorni sbiaditi; non solo soltanto le sbavature dell'inchiostro impresso sulla carta sgualcita perché i pensieri trascritti e rincorsi a capofitto erano disordinati come i giorni che vorremmo lasciarci alle spalle. Penne e Calamai è un album le cui canzoni, recano la traccia di chi, al richiamo dell'amore, risponde prima di tutto con il rispetto e con l'attesa. Un'attesa che può anche lasciare dietro di sé uno spazio e un tempo tanto lungo da non sapersi conteggiare ma che, nel momento del ritrovo, recupera anche il più piccolo istante.

Nell'ultimo progetto discografico di Renato Franchi, tra i compagni di viaggio e componenti della band non mancano ovviamente Viky Ferrara alla Batteria e Gianfranco D'Adda alle Percussioni, ma è presente anche l'immancabile violino di Dan Shim Sara Galasso come i cori di Marta Franchi e il basso di Roberto D'Amico. Inoltre, come special guest, abbiamo la straordinaria partecipazione di Isa Beltramini - Voce in "Sono con Te", i fiati di Gianni Binaghi in "Musicisti Distratti" e, la mitica Vocal Band "Voci del Partigiano" in "Calypso Girl" e "Danza". Senza dimenticare poi il contributo di Sonia Bellin, la quale oltre che come direttrice artistica, è presente come coautrice di due brani all'interno dell'album.

Tra il rock d'autore e l'omaggio alla canzone italiana, Renato Franchi non si smentisce mai, riuscendo a catturare i suoni, inscrivendoli in spazi armonici di alta intensità emotiva. Lacrime di gioia, pianti di dolore, sguardi assenti e sorrisi tersi in un abbraccio di emozioni... quando non sono le parole ad esprimere quello che un cuore prova, ecco che arriva la musica, o meglio, ecco che arriva Renato Franchi. Cantautore che tra le righe della canzone popolare, impartisce lezioni di vita e di dignità, ma anche rocker che tra le incursioni del rythm and blues, fa innescare le strade del country, del folk e dell'elettronica.

A fare da controcanto a canoni in levare e a ballate di richiamo atavico, trascritte nei fogli sparsitra le PENNE E I CALAMAI ritroviamo melodie soavi, la cui morbidezza è avvertita dalla tonalità cui con cui Renato accompagna gli strumenti. Le ispirazioni sono quelle dettate da un'anima irrequieta la cui luce si riflette in uno specchio opaco ma con 'immagine fissa': emozionare. Tra vuoti di lontananze riempiti dal fragore dei ricordi, le tracce di PENNE E CALAMAI percorrono le distanze lungo i binari dell'amore e si soffermano alle stazioni del cuore, teso a proclamare ogni sospiro che il tempo trattiene.

Anticipato dal singolo "SERENATA DELLE DISTANZE", il nuovo album di Renato Franchi è un volo sospeso tra i sogni e un cammino fatto di strade percorse dalla speranza.Il riverbero dell'armonia dei violini di Sara- presente in tutte le tracce del disco- rendono la Serenata che fa da apripista dell'album, un rifugio caldo fatto d'amore e delicatezza. Un segreto e una chiave di sogni mai estinti dalle tempeste insidiose e dove l'orizzonte è radioso, terso tra abbracci colorati e un bacio a mezz'aria, sospeso nell'azzurrità dell'infinito. Tra le tracce spicca sicuramente la title track: "Non sciuparti gli occhi amore, ovunque tu sarai ma ricordati i nostri giorni tra le penne e i calamai.." impossibile non commuoversi di una gioia ricoperta di malinconia dove a stento distinguiamo la natura delle nostre emozioni, da provare e basta, senza pensare se siano giuste o sbagliate.

Altra chicca è "La ballata dei tre scarabocchi": lo spettinarsi dei giorni tra sguardi intimidatori e occhi che scrutano solchi di tradimenti e sospiri avvolti da un vento spesso avverso, ed ecco un assolo di chitarra a rischiare il temporale: in fondo per una giornata storta, possiamo raddrizzarne altre cento.

Tra un tributo alla canzone italiana in "VECCHIO FRACK" e una "DANZA" d'amore che inebria anche il cuore più sbiadito ecco la dolcezza di "CANZONE X MIA", dedicata alla nipotina di Sonia Bellin, il cui nome- Mia appunto- non è altro che un omaggio alla mai dimenticata Mia Martini. Da un'ispirazione dettata sul momento da immagini indelebili e sussurri di ricordi, Renato Franchi incide una ninna nanna da dedicare a tutti i bambini e a tutti i genitori. Come "SPAZI DI SERENO", anche "Canzone per Mia" è stata scritta a quattro mani da Renato con Sonia Bellin, la quale da qualche anno collabora con il cantautore sia come autrice che come direttrice artistica. L'incontro tra queste due penne e un calamaio-quelle di Sonia e di Renato- hanno unito sensazioni e pieghe emozionali di rara bellezza e la musica ha poi fatto il resto....

Ogni brano di "Penne e calamai" riporta infatti nelle liriche una cura per la poesia lasciando che le parole si posino sui suoni amplificandoli, mentre la voce di Renato e i cori, contornano con eleganza.

Ancora una volta accompagnato dall'etichetta LATLANDITE Renato e compagni presentano 14 tracce da seguire con il filo della speranza la quale ci guida verso un orizzonte infinito, il cui spazio fa riverberare il suono di ogni strumento.

Amori, attese, assenze, le canzoni, racconta Renato Franchi, "sono un urlo rock per vivere il presente, una preghiera verso l'infinito, che non lasciano spazio a nessuna retorica perbenistica e modaiola, senza debiti e da pagare a nessun usuraio del tempo e della tempesta che batte sul giorno! "

Spazi di Sereno, Serenata delle distanze, ecco come la sera, il crepuscolo, il momento in cui siamo più lontani dall'alba, dall'inizio del giorno, può diventare il punto di partenza da cui riavvolgere il nastro. Non è mai troppo tardi e non si è mai troppo lontani, anzi, l'essere più lontani dagli altri, ci ha fatto forse riavvicinare a noi stessi e ci ha fatto capire quanto ancora possiamo camminare lungo la strada, a mezz'aria tra sogni e speranze da trattenere.

Sofia Bassetti

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