MAURIZIO LUCIANO IN “TORNARE DA TE”

01.04.2019

Ormai da diversi giorni siamo accompagnati, grazie alla messa in rotazione radiofonica, dal nuovo singolo di Maurizio Luciano, cantautore napoletano da sempre attratto dall'arte nelle sue più diverse forme, dove la musica, risulta la privilegiata. Sin da adolescente si cimenta nella scrittura che diviene un vero di mezzo comunicativo per esprimere i sentimenti più profondi del giovane artista, il quale arriva a pubblicare le sue poesie in alcune antologie. Nei primi anni 2000, tale esigenza espressiva, prende la forma della canzone, dove Maurizio ne è sia autore che compositore; del resto la patria del cantautore, la città di Napoli, è forse il maggiore centro propulsore della tradizione melodica italiana e sono una miriade le voci le quali hanno prestato omaggio all'incantevole capoluogo partenopeo. Tra di essi appunto, Maurizio Luciano, il quale ha deciso di dedicare parole cariche di sentimento e devozione per un luogo a lui molto caro e che, a causa degli impegni lavorativi, deve spesso lasciare. La voglia di tornare, di abbracciarne la bellezza, di ammirare il mare che ne lambisce la costa, è tanta e si fa sentire in proporzione alla lontananza che lo separa da questa compagna di infanzia e di ricordi.

Risale al 2015 il suo primo progetto discografico sotto la direzione artistica del Maestro Nuccio Tortora, compositore, arrangiatore e direttore d'orchestra anche nella kermesse sanremese.

L'incontro avviene grazie all'amico chitarrista Mario D'Anna, che "dà il la" ad una proficua collaborazione che arricchisce il progetto di Maurizio, a cui, oltre al maestro Tortora, partecipano noti musicisti del panorama nazionale ed internazionale come Michele Signore (NCCP), Paolo Del Vecchio e Gianfranco Campagnoli.

Un sound swing con vellutati movimenti di percussioni e un sound che ci rimanda a quei colori tipicamente mediterranei che hanno il sapore a tratti caraibici ad incorniciare una cartolina del capoluogo partenopeo.

"Ho voluto parlare di te, delle vie dove sono cresciuto, della gente che si scalda e vive di te

E' così forte il richiamo di viverti ancora, di dirti ti amo...e se son lontano vorrei tornare da te..."

Gli ottoni sono in primo piano tra una strofa e l'altra e distendono una ritmica soave che si frappone fra i ricordi e le immagini evocate : "Di te che ti svegli al mattino e con calma sorridi ingannando il destino e poi segui nel rosa del cielo, le luci dell'alba..." per raggiungere poi il rosso di un tramonto pronto ad abbracciare chi osserva il mare e chi ad ascoltare una voce tra quelle di mille cantanti...

Sonia Bellin

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